Bienvenido Rebeldes, Benvenuti Ribelli

I profeti del progresso hanno visto brillare la stella più bassa, quella del denaro. Le hanno creduto.Hanno spento le luci più alte strizzando l'occhio alla morte, ma non sono riusciti a spegnere noi. E anche se il tempo ha cambiato politica ed ha scelto di trasformare la tirannide in schiavitù, è del tutto evidente che è giunta l'Ora di dire BASTA! Basta con le ipocrisie culturali di padroni e baroni, di grandi e piccoli. Riprendiamoci il futuro e riportiamolo sotto la nostra pelle, dove siamo veri, dove siamo vivi, dove siamo affamati di felicità.

domenica 17 gennaio 2010

Comunicato Rebelde n°2

ANNO NUOVO VITA….
Solitamente la saggezza popolare rivela tante raffinatezze.
A tutti è noto l’aggettivo qualificativo mancante per il
completamento del proverbio iniziale, ma non a tutti è noto
perché è stato omesso.
E’ vero che ogni fine anno tutti si augurano un futuro migliore,
una nuova stagione all’insegna della NOVITA’ ma, ironia della
sorte, già dai primi giorni del 2010, l'unica innovazione visibile
è stata il numero nel calendario.
Però, la certosina raffinatezza dei potenti grandi e piccoli,
nazionali o locali, ha trovato il modo gioioso per confondere le
idee alla gente riuscendo a dire tutto senza dire niente: come
l’aggettivo mancante del proverbio.
Ha ubriacato talmente la mente delle persone da generare un senso
di confusione difficilmente risanabile.
E’ riuscita a far credere “baddi pi lampiuni” confondendo vecchio
e nuovo, rosso e nero, amico e nemico, “iornu ca notti”, senza che
nessuno abbia osato dire “NON è COSì!”
E’ riuscita a far parlare un operaio come un manager senza che
questi lo fosse, una casalinga come una soubrette senza che questa
lo fosse, un povero come un ricco senza che questi lo fosse.
E’ riuscita anche a farci interessare della vita degli altri (vip,
veline, star di ogni grandezza e splendore), delle loro conquiste,
delle loro ricchezze, delle loro passioni dimenticando la nostra
quotidianità.
BALLE, TUTTE BALLE, NIENT’ALTRO CHE BALLE.
Vogliamo denunciare queste scelleratezze e iniziare a capire,
ritrovare assieme la capacità di operare e vivere la realtà senza
farci sopraffare da essa.
Officina Rebelde Castanese pretende di essere protagonista di un
mondo più giusto dove si cacciano i mafiosi e non i poveri
lavoratori di colore (ultima porcheria di un’Italia sempre più
squallida); dove tutti, stranieri e non, possono frequentare la
scuola (altra porcheria l’introduzione del limite per i bimbi
stranieri nelle classi); dove vengono rispettati i principi
costituzionali; dove vengono tutelati tutti i lavoratori; dove
vengono salvaguardate le sorti del pianeta (dall’Appennino alle
Ande, dalle Marche alla Calabria, da Giampileri a Castell’Umberto
- perché anche Castell’umberto è in pericolo...e basta guardare
l’ultimo cedimento a San Giorgio). E in questo mondo più giusto
non si chiedono targhe e dediche a personaggi come Bettino Craxi
(motivo di doppia tristezza per noi castanesi che di craxismo ne
abbiamo tanto sofferto)
E a proposito di targhe…perché il Comune di Castell’Umberto non
dedica una via, una villa o una piazza a Peppino Impastato,
assassinato dalla mafia inciucista che aveva denunciato?

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