Bienvenido Rebeldes, Benvenuti Ribelli

I profeti del progresso hanno visto brillare la stella più bassa, quella del denaro. Le hanno creduto.Hanno spento le luci più alte strizzando l'occhio alla morte, ma non sono riusciti a spegnere noi. E anche se il tempo ha cambiato politica ed ha scelto di trasformare la tirannide in schiavitù, è del tutto evidente che è giunta l'Ora di dire BASTA! Basta con le ipocrisie culturali di padroni e baroni, di grandi e piccoli. Riprendiamoci il futuro e riportiamolo sotto la nostra pelle, dove siamo veri, dove siamo vivi, dove siamo affamati di felicità.

domenica 17 gennaio 2010

Comunicato Rebelde n°3

Che c’e’ di nuovo?????? Niente….anzi tutto ….no niente!
Purtroppo non c’è nulla di nuovo sul piatto e dobbiamo sempre parlare
delle stesse cose. Ma non abbiamo colpe anzi, a volte, ci rompiamo anche
le scatole. E’ veramente stressante dover trattare sempre gli stessi
argomenti ma, se alla ribalta ci sono sempre i soliti noti, che ci
possiamo fare?
TENTIAMO di migliorare il nostro Paese, di fare la nostra parte
ATTRAVERSO la controinformazione: un tentativo per arginare timidamente
questi vangeli quotidiani.
Per esempio: sappiamo che il potere fa di tutto per perpetrarsi a
qualsiasi livello ed in ogni luogo; sappiamo che lo fa adottando
tutti i sistemi possibili ed immaginabili; sappiamo anche che
tenta di rincoglionirci ad ogni costo con le bugie sistemiche,
a tutti i livelli.
Vogliamo Partecipare ogni istante della nostra vita perché, come
sosteneva Gramsci (uomo del popolo e non figlio di papà -o di un
qualsiasi “don NIENTE” di paese che vola alto perché non trova ostacoli
di fronte) l’indifferenza è un male da sconfiggere e che l’impegno
è la via giusta da percorre con necessità e soprattutto con
dovere.
PER ESEMPIO, Dicono che la crisi non è poi così preoccupante, che alcuni
giornali gonfiano i numeri, che il popolo italiano vive bene e che i dati
sulla disoccupazione sono finti. TUTTI Però SAPPIAMO che c’è una profonda
crisi, tanto da non poter materializzare le promesse delle varie campagne
elettorali come l’abbassamento delle tasse.
La gente perde il lavoro giornalmente, la maggioranza degli italiani
non arriva a fine mese.
Per entrare meglio nella realtà ed allontanarci dai finti reportage della
tv prona al padrone guardiamoci intorno e vediamo come stanno le cose.
Quante persone che conosci hanno problemi economici? Quante persone hanno
problemi con il lavoro? Quante persone ti dicono che non riescono ad
arrivare a fine mese? Se la risposta è “ TANTE ” , allora vuol dire che
siamo messi male e che non dobbiamo più credere a chi parla in tv.
Della crisi economica è bene che ne parlino soprattutto quelli che la
subiscono: lavoratori, studenti, operai, disoccupati, anziani (tutti
quelli che hanno un reddito inferiore a 1.500 EURO al mese / 50 EURO al
giorno per famiglia). E non solo Ministri, deputati, sindaci che,
guadagnano fior di quattrini ma hanno la pretesa di spiegarci come
tutto ormai sia passato e volga per il meglio.
Impariamo a diffidare di tutti quegli sciacalli che girano sospettosi ed
incupiti alla ricerca di maggiore consenso per fronteggiare una
solitudine ed una ottusità mentale che non potrà mai essere ricompensata
dalle preferenze che riempiono le urne.
Spesso le preferenze sono dettate da necessità e non da
spontaneità ed il consenso coatto non è mai un consenso pieno ma
un NI che al primo barlume di libertà svanisce inesorabilmente e
condanna all' impopolarità coloro i quali ne hanno approfittato.
P.S. Impopolarità non sempre però, perché se pensiamo a Craxi ci vengono
i brividi: solo in Italia è stato possibile santificare un condannato e
corruttore come lui. Eppure c’è chi lo venera ancora e chi, addirittura,
va in pellegrinaggio alla sua tomba ad Hammamet. Fra queste anche la
BONIVER,nuova conoscenza umbertina. Sembra che sia apparsa a casa Vancori
per l’inaugurazione. Mamma mia quant’è piccolo il mondo!

Comunicato Rebelde n°2

ANNO NUOVO VITA….
Solitamente la saggezza popolare rivela tante raffinatezze.
A tutti è noto l’aggettivo qualificativo mancante per il
completamento del proverbio iniziale, ma non a tutti è noto
perché è stato omesso.
E’ vero che ogni fine anno tutti si augurano un futuro migliore,
una nuova stagione all’insegna della NOVITA’ ma, ironia della
sorte, già dai primi giorni del 2010, l'unica innovazione visibile
è stata il numero nel calendario.
Però, la certosina raffinatezza dei potenti grandi e piccoli,
nazionali o locali, ha trovato il modo gioioso per confondere le
idee alla gente riuscendo a dire tutto senza dire niente: come
l’aggettivo mancante del proverbio.
Ha ubriacato talmente la mente delle persone da generare un senso
di confusione difficilmente risanabile.
E’ riuscita a far credere “baddi pi lampiuni” confondendo vecchio
e nuovo, rosso e nero, amico e nemico, “iornu ca notti”, senza che
nessuno abbia osato dire “NON è COSì!”
E’ riuscita a far parlare un operaio come un manager senza che
questi lo fosse, una casalinga come una soubrette senza che questa
lo fosse, un povero come un ricco senza che questi lo fosse.
E’ riuscita anche a farci interessare della vita degli altri (vip,
veline, star di ogni grandezza e splendore), delle loro conquiste,
delle loro ricchezze, delle loro passioni dimenticando la nostra
quotidianità.
BALLE, TUTTE BALLE, NIENT’ALTRO CHE BALLE.
Vogliamo denunciare queste scelleratezze e iniziare a capire,
ritrovare assieme la capacità di operare e vivere la realtà senza
farci sopraffare da essa.
Officina Rebelde Castanese pretende di essere protagonista di un
mondo più giusto dove si cacciano i mafiosi e non i poveri
lavoratori di colore (ultima porcheria di un’Italia sempre più
squallida); dove tutti, stranieri e non, possono frequentare la
scuola (altra porcheria l’introduzione del limite per i bimbi
stranieri nelle classi); dove vengono rispettati i principi
costituzionali; dove vengono tutelati tutti i lavoratori; dove
vengono salvaguardate le sorti del pianeta (dall’Appennino alle
Ande, dalle Marche alla Calabria, da Giampileri a Castell’Umberto
- perché anche Castell’umberto è in pericolo...e basta guardare
l’ultimo cedimento a San Giorgio). E in questo mondo più giusto
non si chiedono targhe e dediche a personaggi come Bettino Craxi
(motivo di doppia tristezza per noi castanesi che di craxismo ne
abbiamo tanto sofferto)
E a proposito di targhe…perché il Comune di Castell’Umberto non
dedica una via, una villa o una piazza a Peppino Impastato,
assassinato dalla mafia inciucista che aveva denunciato?